La Displasia Evolutiva dell’Anca: le risposte alle domande più frequenti

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 Cosa è la displasia Evolutiva dell’Anca?

La Displasia Evolutiva dell’Anca (DEA) è un’anomalia anatomica in cui la testa del femore e l’acetabolo sono allineati in modo non corretto e/o si sviluppano in modo anomalo.

L’articolazione dell’anca è composta da due elementi: uno è la testa del femore, cioè la sua estremità superiore sferica, l’altro è l’acetabolo, la cavità dell’anca destinata a contenere la ‘sfera’ e a farla ruotare al proprio interno.

Nel 2-3% dei neonati, la testa del femore non collima precisamente con l’acetabolo e il rapporto articolare non è stabile.

Ci possono essere tre tipi di condizioni diverse:

▪Lussazione, in cui la testa femorale è completamente al di fuori della cavità acetabolare

▪Sublussazione, in cui la testa femorale è solo parzialmente al di fuori della cavità acetabolare

▪Displasia, in cui la testa femorale è contenuta nella cavità acetabolare ma la cavità stessa non è completamente sviluppata.

La DEA indica quindi un’alterazione nella conformazione dell’acetabolo di grado variabile; questa è la conseguenza di un ritardo nel “modellamento” della cavità acetabolare.

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Quali sono le cause?

La displasia dell’anca è considerata una patologia multifattoriale.

Ci sono diversi fattori di rischio:

  1. Sesso femminile: le bambine hanno un’incidenza maggiore di DEA rispetto ai maschi  in quanto hanno spesso una lassità dei legamenti che favorisce questa patologia.
  2. Familiarità per DEA  (uno o entrambi i genitori o nonni o cugini di 1° grado)
  3. Tipo di gravidanza o parto, che possono essere associati alla presenza di situazioni che espongono l’anca a un rischio meccanico maggiore di sviluppare la displasia:
  • neonati con presentazione podalica
  • neonati da gravidanza con scarsità protratta di liquido amniotico (oligoidramnios)
  • neonati da gravidanza gemellare,
  • nati primogeniti
  • neonati pre-termine con rottura prematura delle membrane
  • neonati  con peso eccessivo alla nascita
     4. La presenza di altre anomalie scheletriche degli arti (piede torto congenito etc.)

 

È importante sottolineare però che il 35% delle displasie delle anche è presente anche in assenza di fattori di rischio.

posture lussanti

posture lussanti

 


Si può fare la diagnosi con la visita?

SI, in caso di lussazione, sublussazione o displasia grave, esistono  dei segni clinici o delle manovre che possono aiutare nella diagnosi: la manovra di Ortolani, la manovra di Barlow, il segno di Galeazzi, l’asimmetria delle pliche cutanee.

Tutte le altre forme non si associano a segni clinici evidenti.

 

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Allora come si fa la diagnosi?

La diagnosi della displasia delle anche può essere fatta precocemente con l’uso dell’ecografia. La possibilità di utilizzare gli ultrasuoni per individuare i bambini affetti da DEA venne descritta per la prima volta all’inizio degli anni 80 da Graf, ortopedico austriaco, da Harke, radiologo statunitense e da Terjesen ortopedico norvegese. Esistono diverse tecniche di studio ecografico per la diagnosi della DEA, ma la più utilizzata è la tecnica di Graf che prevede l’esecuzione di una precisa sezione ecotomografica che consente di descrivere i rapporti dei 2 capi articolari dell’anca e la morfologia della componente ossea e cartilaginea del tetto acetabolare. La tecnica di Graf prevede la misurazione dell’inclinazione del tetto acetabolare osseo (angolo alfa) e di quello cartilagineo (angolo beta).

In base al valore dell’angolo alfa e beta e all’età del bambino è possibile tipizzare le anche secondo la  Classificazione di Graf.


E’ importante fare l’ecografia a tutti i bambini?

Si, è importante che la diagnosi venga fatta precocemente per la rapida risoluzione del problema in quanto la displasia non diagnosticata e non trattata può creare gravi conseguenze in età adulta con la comparsa precoce di coxoartrosi che esita in difficoltà di deambulazione, dolore e necessità di protesi.

 


Qual è l’età migliore per eseguire l’ecografia?

In caso di presenza di segni clinici con sospetto di una forma grave o di lussazione l’esame dovrebbe essere eseguito alla nascita .

In tutti i bambini con test clinico negativo l’epoca migliore per eseguire l’ecografia è tra le 6 e le 8 settimane di vita. Infatti in presenza di displasia la durata del trattamento risulta più breve e più semplice quanto più piccoli sono i bambini al momento della diagnosi.

In una piccola percentuale di casi l’ecografia eseguita entro il secondo mese di vita può  portare alla diagnosi di anca fisiologicamente immatura e può rendere necessario un controllo a 12 settimane di vita.

 


Come viene eseguita l’ecografia?

L’esame viene eseguito ponendo il bambino sul fianco con l’aiuto di un posizionatore o di un cuscino e mantenuto nella posizione giusta con l’aiuto dei genitori. L’ecografia non da alcun fastidio al bambino se non quello di essere tenuto sul fianco e bloccato nei movimenti per pochi minuti.

Vengono acquisite immagini e su queste vengono fatti calcoli che consentono la classificazione dell’anca in un tipo specifico secondo il metodo di Graf.

Oltre alla descrizione della morfologia dei capi articolari e alla tipizzazione secondo Graf, un ecografista esperto nello studio delle anche neonatali dovrebbe sempre fornire informazioni relative alla stabilità della testa del femore. Per ottenere queste informazioni l’esaminatore deve eseguire la “prova da stress”.

Esecuzione dell’ecografia (Prof. Graf)


Cosa significano i vari gradi secondo Graf?

Le anche di tipo 1a e 1b sono anche “normali” che non richiedono alcuna terapia né successivi controlli.

Le anche di tipo 2a+ sono anche “normali” che presentano un ritardo di ossificazione lieve da considerare come “fisiologico” perché in grado di normalizzarsi spontaneamente entro il terzo mese di vita. Non richiedono terapia. Devono essere controllate a 3 mesi.

Le anche di tipo 2a- sono “anche immature di tipo non fisiologico” perchè presentano un deficit di ossificazione analogo a quello delle anche di tipo 2a+ ma, in considerazione del fatto che il bambino ha un’età superiore a 3 mesi è opportuno un invio allo specialista per eventuali indicazioni terapeutiche.

Le anche di tipo 2c (anca critica) e 2d (anca in via di decentrazione) hanno un appiattimento significativo della cavità acetabolare (displasia evidente). Queste anche richiedono provvedimenti terapeutici e devono essere inviate allo specialista per le indicazioni terapeutiche.

Le anche di tipo 3  sono anche con displasia acetabolare grave associata ad una sublussazione della testa femorale. Questi bambini devono iniziare tempestivamente la terapia della DEA.

Le anche di tipo 4 sono completamente lussate, i bambini che presentano queste alterazioni ecografiche devono essere immediatamente indirizzate ad un centro specialistico con competenze specifiche nella cura di questa malattia.

 

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